SARA
SARA
"... qui per una sola ora alla grande
luce delle stelle
saremo felici, perché i morti sono
liberi."
Sara Teasdale (1884 – 1933)
Poiché i morti sono liberi
ho in mano
questa piccola vittoria di
pillole.
Le guardo con pietà
come se guardassi
una poesia a metà dell’opera:
non hanno ancora un finale
che mi trapassi con fulmini
e mi dica che la giumenta
dell’estate
ha galoppato finché ha trovato
la neve.
Le covo materna con gli occhi:
sono anch’esse creature
partorite dalla mia insonnia,
troppo vuote o troppo piene di
parole,
cantano una canzone di
intemperie,
di vestiti di carta soffocanti
nudità che vanno
al di là del corpo.
Poiché i morti sono liberi
ho in mano
questa piccola vittoria di
pillole.
Le tocco con cautela
come se toccassi dei gattini
appena nati,
gattini nuovi che succhieranno
il latte nero dal mio palato.
Gattini ciechi
che apriranno gli occhi
nella caverna della mia gola
per guardare la Morte.
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